Mondiali Imola 2020, Vincenzo Nibali dopo la ricognizione: “Difficile e selettivo. Serve freschezza, buona gamba e organizzazione”

Vincenzo Nibali ha scoperto il circuito dei Mondiali di Ciclismo di Imola 2020. Il portacolori della Trek – Segafredo si è recato ieri, assieme al CT Davide Cassani, sulle strade della rassegna iridata in programma dal 24 al 27 settembre. Una ricognizione importante per lo Squalo dello Stretto, uomo di riferimento della nostra nazionale, che aveva fatto del Mondiale uno dei suoi grandi obiettivi stagionali, quando si sarebbe dovuto svolgere ad Aigle-Martigny, e che conferma il suo interesse anche per il percorso emiliano. Mazzolano e Gallisterna i punti chiave di un tracciato in cui fondamentale sarà anche l’abilità in discesa, arte nella quale il siciliano è uno dei maestri in gruppo.

“Il percorso è difficile e selettivo, ci sono due strappi molto intensi – sottolinea dopo averli percorsi più volte – Il secondo nella parte finale è davvero duro, poi c’è una lunga discesa che porta fino al circuito. Per essere protagonisti ci vorrà grande freschezza e una buona gamba, oltre a una ottima organizzazione del team”, racconta al termine del sopralluogo il messinese.

“Sarà una bellissima sfida, uno spettacolo da non perdere per tutti i tifosi che invito a Imola per tifare Italia”, aggiunge con enfasi colui che in maglia azzurra si è spesso esaltato, pur subendo atroci delusioni, partendo da Firenze 2013 fino alla grande beffa ai Giochi di Rio 2016, quando una caduta lo costrinse al ritiro quando sembrava involarsi verso un risultato di assoluto prestigio.

Non manca infine un commento alla macchina organizzativa dell’evento, creato quasi dal nulla in pochissimo tempo, grazie al forte sostegno della Regione: “Voglio fare i miei complimenti al comitato organizzatore che sta lavorando molto bene, nonostante i tempi siano davvero ristretti per mettere in piedi un evento di tale portata. Ho visto che è già stato asfaltato il 90% del percorso, lo troveremo in ottime condizioni”.

Resta tuttavia l’incognita della condizione, come ammette alla Gazzetta dello Sport: “Non so se sono pronto.Se sto bene, può essere adatto a me. Sono alla ricerca della condizione, ma non riesco a trovarla”. A dieci giorni dal via, dopo una Tirreno – Adriatico non all’altezza delle aspettative, nutrire dubbi è inevitabile visto anche il confronto con rivali apparsi decisamente più pimpanti. In ogni caso, la sua presenza al via della rassegna iridata è preziosa, fosse anche solo a livello tattico e psicologico per la selezione di Davide Cassani.

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